venerdì 6 gennaio 2012

Inaspettatamente

Ieri mattina, in metropolitana, con le cuffie dell'mp3 nelle orecchie ascoltando l'ultimo album degli Zen Circus e guardandomi attorno con aria svagata, mi cade l'occhio su una ragazza.
A occhi della mia età o poco più grande, alta, stivali, gonnellina, bel giubottino, capelli castani chiaro a caschetto, ma quello che più mi ha colpito è stato il bel visino, semplice, delizioso, spontaneo, e gli occhiali da vista dalla montatura vistosa che fanno tanto hipster ma che le donavano veramente tantissimo e le davano un'aria ancora più dolce. Era in piedi e leggeva un libro che non avevo mai sentito e probabilmente impegnato.
Inaspettatamente mi sono ritrovato a fissarla per tutto il viaggio, a pensare ad almeno 3 possibili approcci per attaccar bottone, unitamente al fatto che non l'avrei più rivista di lì a poco.
Di ragazza attraenti, carine, interessanti ne ho viste parecchie girando, ovviamente, ma pochissime mi hanno colpito a pelle in modo così forte e intenso.
Cosa mi ha colpito di lei così tanto, nella biblioteca in fiamme dei miei pensieri e sentimenti (semi.cit.)? L'atteggiamento, la statura, i capelli... il viso? Forse proprio quel volto, contornato da quegli occhiali particolari e da quella capigliatura, quella faccia concentrata tra le pagine di un libro dalla copertina seria ed evocativa.
Evocativa come l'immagine di lei che lo leggeva, isolandosi dal resto di varia umanità che la circondava in un mattino milanese di inizio anno. Andava verso le sue commissioni, i suoi impegni, la sua vita quotidiana e nell'attesa di giungervi si rifugiava in racconti di altri mondi o altre realtà, totalmente ignara del fatto di essere stata il centro dei pensieri di un perfetto sconosciuto per ben 10 minuti della sua giornata affollata di lavoro, pensieri sul lavoro, fumetti e progetti sul tempo libero.
Inaspettatamente l'immagine di lei tornava, ieri, e anche oggi. Strana come cosa.

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